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Comfort

Luogo

Lo studio è innanzitutto un luogo, un posto in cui la persona debba sentirsi comoda e accolta, in cui vada volentieri, a partire dalla sala d’attesa, vero e proprio luogo di preparazione e passaggio alla stanza di consulenza o terapia. In questo passaggio, è bene soffermarsi quel tanto che basta (soggettivo secondo ciascuna persona) per predisporsi mentalmente al lavoro personale che ci attende. Una luce studiata, un gradevole sottofondo musicale, accompagnati magari da un caffè o un piccolo biscotto, potrebbero anche aiutare in questo…

Tempo

Il tempo è un elemento essenziale del lavoro psicologico. Spesso si considera solamente il tempo passato all’interno della seduta, trascurando ciò che precede e ciò che segue questo tempo. Ecco perché è stato studiato il “tempo cuscinetto”, ovvero quella mezz’ora che precede e che segue un colloquio nell’agenda dello psicologo: essa è volutamente lasciata libera, in modo che il paziente, quando arrivi o quando esca, si senta ancora protagonista di quello spazio e di quel momento, evitando la sgradevole sensazione di affollamento in sala d’attesa e di affanno nel tentativo di rispettare una scaletta di appuntamenti fissati in tempi serrati. In altri termini, lasciando da parte tutto quel che riguarda minutaggi più o meno rigorosi, lo spazio terapeutico risulterà uno spazio privato e personale del paziente prima, durante e dopo il colloquio.

Arte e Design

Un luogo speciale deve anche essere bello, così come d’altronde la bellezza è capace di contribuire a rendere speciale un luogo. Per questo motivo, in sala d’attesa sono presenti piccoli oggetti d’arte e di design, che ho iniziato ad apprezzare grazie a mia moglie e al suo settore di interesse, nonché testi e riviste di settore da sfogliare; affinché il bello che ci circonda, seppur nel semplice e nel piccolo, ci aiuti a predisporre uno stato d’animo ottimale per un lavoro che, pur nella delicatezza del suo svolgersi, possa essere il più possibile bello e speciale per la persona.